Ritratto di Baba Bedi - a cura di Piera Pareti

VITA E OPERA DI BABA BEDI - Pioniere dell'Era Acquariana
Ritratto di Baba Bedi - a cura di Piera Pareti
per il Simposio “L’UOMO TOTALE”. Padova, 29 marzo - Avigliana (To) 7 giugno 2015

Storia di un Uomo e di un Maestro Rivoluzionario. La ricerca del “non conosciuto”. La visione spirituale

È difficile per me e per chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo, riuscire ad presentare Baba Bedi.
Il Suo essere Uomo. Il Suo essere Maestro

Perché sono un’infinità le cose che si potrebbero raccontare su di Lui, ma non sarebbero comunque esaustive, perché ha avuto una vita davvero IMMENSA, INTENSA, SORPRENDENTE, APPASSIONANTE, ma anche, e allo stesso tempo, gioiosa, drammatica e commovente; una vita sicuramente STRAORDINARIA, quasi fantastica.

Perché ad ognuno di noi ha dato qualcosa di diverso, e tutti lo possiamo testimoniare.

Perché le sue battaglie, le sue ricerche e le sue scoperte, sono un intreccio tale di esperienze che non si possono elencare, ne suddividere in fasi. Non si può slegare il guerriero, dal mistico, dall’esploratore, dal filosofo, dal sociologo, dall’antropologo e, non ultimo, dal Poeta: perché è tutto questo che lo ha reso l’Uomo e il Maestro di vita che abbiamo conosciuto.

Perché Lui stesso, pur condividendo con noi molti episodi della Sua vita, non amava porsi come un predicatore, in cerca di seguaci, che dal pulpito chiamava le folle narrando le sue gesta… anzi…

Per questi motivi, nella mia esposizione, utilizzerò anche parti di note biografiche scritte da altre persone, chiedendo scusa per non aver chiesto loro il permesso e cercando, quando possibile, di citarne la fonte.

Andiamo per ordine
Baba Pyare Lal Bedi venne al mondo il 5 aprile 1909 nel Panjab (India del nord) e lasciò le sue spoglie mortali il 31 marzo 1993 in Italia (Rivarolo – Torino), dove fu trasferito da alcuni allievi nei suoi ultimi giorni di vita.
XVI discendente di Sat Guru Baba Banak (il Profeta della Luna Piena - 1469/1538); Servitore dell’Ordine Celestiale del Leone Bianco.
Dai racconti della sua infanzia (per lo più, scherzosi) si evince la competizione sulle prestazioni fisiche (muscolari) con suo fratello maggiore
Plurilaureato, studiò all’Università del Panjab, Oxford, Heidelberg e Ginevra e trascorse un periodo come ricercatore all’Università di Berlino. Fu anche un ottimo atleta; nel lancio del martello vinse un campionato olimpico indiano e uno interuniversitario inglese di Oxford.

Dopo gli sudi, nel 1934 tornò in India. Guidato da nobili sentimenti patriottici e da alti ideali di Libertà e Giustizia, partecipò alla guerra di liberazione indiana dal dominio inglese, come rivoluzionario di sinistra; per questo fu imprigionato per alcuni anni e internato in campi di concentramento inglesi.
Per le torture subite, uscì di prigione con la schiena inesorabilmente compromessa - che lo condusse, lentamente negl’anni, alla paralisi - ma anche con lo spirito fortificato nei suoi valori ed intenti.
Uscito di prigione fu a capo della delegazione dell'India settentrionale al 1°congresso del Partito Comunista indiano e componente dell'Esecutivo Nazionale dell'Unione dei Contadini. Quando i cinesi invasero l'India formò il Fronte di Resistenza dei Veterani Rivoluzionari. Durante il periodo di attività politica fondò e diresse diverse pubblicazioni socio-politiche.
Per diversi anni ha tradotto antichi testi dal Sanscrto all’inglese. Con la sua prima moglie, Freda Houlston (divenuta poi monaca buddista), ha scritto e pubblicato diverse opere.
Dopo l’indipendenza, nel 1947, a seguito della spartizione fra India e Pakistan, si dedica all’aiuto dei profughi per cinque anni.

Nel 1952, un esperienza stupefacente trasforma la sua vita.
Sintesi del racconto del figlio maggiore Ranga Bedi, pubblicato dall'Istituto di Pedagogia Acquariana di Cittadella.
“La nostra famiglia era a conoscenza della sua predisposizione spirituale, ma solo dopo il novembre 1952, ci si rese conto della sua elevatezza.
Dopo un sonno profondo, durato 12 ore, durante il quale niente e nessuno riusciva a svegliarlo, ad un certo punto, si alzò dal suo sonno, uscì in terrazza e alzò le braccia (come usanza nelle preghiere Musulmane) guardando verso il Tempio di Hazrat Nizamuddin Aulia (che Lui considerava il suo Santo patrono). Per 50 ore rimase in posizione statuaria, senza nessuna espressione del viso, occhi immobili e lucenti. In quel lasso di tempo i famigliari chiamarono il medico più volte per farlo controllare, ma i suoi parametri vitali parevano nella norma. Tentarono più volte di spostarlo, per metterlo a letto, senza però riuscirci e senza la minima reazione da parte di Baba, né fisica e né nell'espressione del viso; ma niente, sembrava che fosse radicato per terra.
Il medico, a più riprese gli fece diverse iniezioni di morfina, per farlo uscire da quello stato, per farlo crollare, ma tutte quelle dosi, praticamente letali, non ebbero nessun effetto.
Quando Baba abbassò le braccia, si lavò, si preparò del cibo e mangiò, senza parlare ne avere nessuna reazione con nessuno.
Per settimane girò per casa e mangiò senza reazioni verso nessuno; poi iniziò una lenta convalescenza, durata un mese. Passava le notti scrivendo pagine su pagine, in lingue diverse e alfabeti diversi; alcune sembravano cinese (dall'alto in basso). Persino quando scriveva in inglese la calligrafia cambiava continuamente. In seguito a ciò emerse un Baba con una propensione spirituale ancora più fenomenale. Cominciò ad incontrare molte persone, a dare consigli sui loro problemi, a consolarle, a guarirle. In questa fase era perfettamente normale, sotto tutti gli aspetti della vita; apprezzava il buon cibo, gli amici ed era sempre allegro”.
Pochi mesi dopo questo episodio, nel1953, lascia la politica (dopo vent’anni di impegno attivo) per condurre vita mistica, alla ricerca del Vero del Giusto e del Reale.
Nel 1961 fondò l’Istituto di Ricerca del non Conosciuto, a New Delhi, “per scavare nel cuore dell’esistenza e portare alla luce i misteri dell’uomo e del cosmo” e nel I963 ampliò il suo lavoro di una nuova dimensione: il Centro per l'Arte Psichica (Centre for Psychic Art).
“Come un mendicante affamato di nuova conoscenza dei nascosti misteri, porgo la ciotola del mio cuore. Così, per grazia della Sacra Fonte Esoterica, sono arrivato a scoprire…” (*) Umilmente, come lui stesso racconta, ha rivolto lo sguardo verso l’ignoto, ha esplorato il cuore profondo della creazione e ha ricevuto nuova conoscenza. E così, descrive il cammino che lo ha guidato alla scoperta dei “Tre Gloriosi organi della Luce: Intuito, Coscienza Etica e Sensibilità Psichica"(*) organi vibrazionali che svolgono Funzioni Evolutive nell’Essere Umano. Così anche ha ottenuto le straordinarie informazioni relative l’anatomia e il funzionamento dell’Anima Umana e l’agire di tutte le componenti che fanno parte dell’intero sistema umano. “La conoscenza della Sacra Sorgente Esoterica ha illuminato il sentiero della ricerca ed ha rivelato il viso della vera Regina: la Coscienza…. (*)
Ridimensionando poteri e facoltà che, in genere (e in modo improprio) si attribuiscono alla mente, Baba Bedi, finalizza alla Coscienza ruoli e competenze più specifiche e in modo particolareggiato.
“La Coscienza è il coordinatore tra l’esistere e l’essere e tra l’essere ed il divenire, la cui meccanica agisce come un ponte tra l’interiorità e l’esteriorità”.(*) Quest’affermazione, da sola, lascia senza respiro! E riconduce alla mente il suo ruolo effettivo (discernimento, buon senso, ecc…).

Anni ed anni di sperimentazione hanno dimostrato la validità delle sue scoperte e delle sue rivelazioni e ne hanno anche, ulteriormente, ampliato conoscenza e raggio d’azione.
Nel 1972 si trasferì in Italia. Nei primi anni diffuse le sue scoperte ed il suo “pensiero innovativo”, (per lo più conferenze e seminari) presso centri ispirati all’Età dell’Acquario, prevalentemente a Roma, Torino e Milano ed, in seguito, in molte altre città.
Negl’anni successivi elaborò i primi corsi per l'apprendimento della Terapia Vibrazionale finalizzati alla cura della persona e lo sviluppo della personalità umana mediante l'espressione Psichica e iniziò a formare i primi “terapisti vibrazionali”

Nel 1978, con la sua seconda moglie, Antonia Chiappini, fondò il Centro di Filosofia Acquariana”, a Milano, dove continuò ad ampliare il raggio d’azione delle metodologie per la cura e l’evoluzione dell’essere umano. Sempre alla ricerca di nuove Realtà, non smise mai di esplorare nel “non conosciuto” e di trasmettere quanto emergeva.
Da allora, e sino alla sua morte, ad apprendere (e trarre benefici) dalle Tecniche vibrazionali, sono transitate moltissime persone. Persone di ogni ceto culturale, sociale e ideologico, aderenti ai più diversi credo, tutti sono stati accolti allo stesso modo.
Il Rispetto per Baba Bedi era un principio fondamentale, per ogni forma di vita, idea e modalità di pensiero.
Egli non amava la pubblicità, tanto meno mirava ad alcuna forma di proselitismo (nonostante fosse padre di un celebre attore), preferiva la riservatezza e starsene fuori da ogni notorietà, cosicché chi giungeva da Lui, era guidato da un “autentico bisogno di stare bene”, dal desiderio profondo di migliorare la propria esistenza, di comprendere la realtà, di elevare il proprio livello di Coscienza, di sentirsi partecipe dal processo evolutivo. In questo è stato, senza ombra di dubbio, un vero Maestro!
Audacia e praticità, saggezza e sensibilità profonda sono le caratteristiche più immediate che, permettetemi di dire, lo pongono in una posizione di rilievo nella gerarchia dei Maestri e dei Saggi di tutti i tempi; particolarmente di questo tempo presente

Baba Bedi, è stato un autentico Rivoluzionario, un pioniere della “Nuova Era Acquariana”.
Coerente con ciò che indicava, come cammino verso la Realizzazione del Se e l’illuminazione della Coscienza, ha vissuto la sua Umanità Totalmente, sotto ogni aspetto, fornendo prove tangibile di Spirito Elevato ed anche di senso pratico.
Grazie alle Sue scoperte, l’essere umano trova ora, non solo più opportunità, ma anche strumenti concreti per realizzare il proprio Se, sia a livello esistenziale che sul piano della propria Coscienza.
Da porre in primo piano è certamente l’eccezionale capacità ed abilità Uomo, per aver saputo sondare e vivere dimensioni di esistenza in modo globale, profondo e palese, così appieno, che in pochi hanno osato nella storia contemporanea.
Sapeste quante persone hanno ottenuto grandi vantaggi seguendo i suoi insegnamenti.
Hanno imparato ad avere fiducia nei propri mezzi e a trarne la forza necessaria per perseguire i propri ideali, hanno acquisito consapevolezza della propria evoluzione e trovato soluzioni concrete per ristabilire il proprio equilibrio.
Risoluzioni creative, poiché fanno sentire l’individuo artefice del proprio destino.
Risoluzioni pratiche, che si possono attuare con naturalezza, superando ogni condizionamento e vincendo ogni resistenza.
La scuola di Baba Bedi è densa di contenuti Altamente Evolutivi, che producono, in chi li applica, veramente dei grandi benefici, sul piano fisico e sul piano spirituale.
I Suoi insegnamenti, ad ampio raggio, mirano al benessere e all’evoluzione dell’individuo e, espandendosi in cerchi concentrici, dell’intera specie umana, dell’intero Creato, sino agli spazi più reconditi, affinché l’Equilibrio dimori e regni in tutte le dimensioni di esistenza spazio temporali.

Nella sua globalità, la sua opera è un’immensa ricchezza per il bagaglio umano, che offre spazio ad ulteriori ampliamenti e nuove scoperte per tutti noi.
Egli ci ha lasciato una nuova ed incommensurabile cultura del benessere fisico e spirituale, dell’evoluzione dell’Essere Umano, attenta alla felicità, alla gioia, alla realizzazione della persona e ci ha anche lasciato dei riscontri tangibili che ne testimoniano l’attendibilità.
Baba Bedi è l’Uomo che ha saputo dare un’identità ben definita al volto di questa “Nuova Era Acquariana” ed anche uno splendido insegnamento per poterla esprimere.
Nella Sua scuola vi sono contenuti, concetti filosofici, tematiche umane ed informazioni universali che accompagnano, passo dopo passo, ogni individuo che si appresti col “cuore aperto” a conoscerli, ad accorgersi già da subito delle grandi Verità intrinseche.
“L’Anima Umana, in aggiunta alla forza vitale evoluta, possiede una Unità di luce, questa unità di luce è Dio dentro di noi esseri umani”.(*) Definiva la relazione tra “microcosmo e macrocosmo” come la stessa che vi è tra l’Unità di Luce (quale componente dell’Anima Umana) e la Totalità Cosmica, in quanto essa possiede “tutte le potenzialità che appartengono alla Totalità. “L’Unità di Luce che si congiunge con la Forza Vitale Evoluta, ci offre lo spettacolo più glorioso della creazione; la nascita dell’Anima Umana! Un momento magico! Per l’evoluzione della Coscienza fu l’alba di un giorno nuovo….”(*)
Conquistava il cuore ascoltare Baba Bedi quando parlava della Coscienza, dell’Anima Umana, della Scintilla di Luce… le Sue esposizioni erano semplici, chiare, sintetiche e, allo stesso tempo, ricche di poesia e di nozioni scientifiche.

Personalmente non avevo ancora mai sentito né letto nulla del genere, prima di conoscerlo.
Riusciva in poche parole a spiegare funzionamento, capacità e proprietà, così come rendeva ben chiara l’idea sui loro ruoli effettivi nella sfera esistenziale, di modo che, ognuno possa riconoscere, all’occorrenza, quale sia il meccanismo che non svolge la sua funzione correttamente e quale sia la dinamica da attivare per riportare lo “stato di equilibrio”.
Grazie a Lui, le esortazioni che da sempre Maestri, Profeti e Saggi, in tutti i tempi, hanno rivolto all’umanità, trovano modo di realizzarsi.
Anche Lui ha confermato la validità dei loro messaggi: “Cerca te stesso, trova te stesso, conosci te stesso, sii te stesso, ama te stesso…” e lo ha fatto dedicando la sua vita alla ricerca a alla messa a punto di metodi per poterli perseguire, senza rinunce né costrizioni.
Egli ha portato alla Luce Realtà della Creazione sino ad oggi avvolte da mistero e confusione.
La scuola che ci ha lasciato è unica nel suo genere, in quanto volge l’attenzione alla “Crescita Spirituale” di pari passo con la “Realizzazione Materiale”.
“Come è possibile evolvere spiritualmente se si è frustrati nella vita?”
Con questo suo modo di dire semplice e disarmante e contro ogni forma di austerità, ha gettato le basi per un diverso modo di concepire la “Realizzazione del Se”.
I suoi insegnamenti e le sue tecniche innovative guidano ad agire secondo il piano della Coscienza dell’Individuo sostenendone Libertà di Essere e Libertà di seguire il personale cammino, in qualunque direzione esso tenda.

Che Baba sia stato un “Vero Maestro”, mi pare un fatto indiscutibile.
Maestro si può definire colui che crea qualcosa di nuovo, che concretizza un insegnamento valido ed attuabile nella pratica; chi avvicina e stimola (come è successo Lui) persone provenienti dalle più variegate estrazioni sociali, religiose, ecc.. nonché chi è capace (come lo è stato Lui) di dare modo a chiunque di apprendere qualcosa di cui potersi servire per sempre.
Egli ha rivelato all’umanità dinamiche positive veramente nuove, attuabili su tutti i piani ed a ogni livello; basta che prima uno lo desideri, diceva: “Non si può portare il cavallo al fiume e forzarlo a bere, anche se ha sete, nessuna violazione è possibile al libero arbitrio.”
Baba Bedi ha amato ed apprezzato molto l’Italia e gli italiani, elogiava l’arte del nostro paese, riconoscendo nelle opere dei nostri artisti (del passato e contemporanei) la capacità di saperla applicare alla spiritualità.
Amava dire scherzosamente: “In Italia la gente scappa dalle chiese ma non scappa però da Dio”. Infatti Lui, nel distaccarsi da ogni religione non si staccò mai da Dio. Anzi, trovò l’unione Uomo/Dio
Ci riconosceva moltissime qualità, ammirava il nostro desiderio di conoscenza, di voler andare in profondità nelle cose… decise quindi di stabilirsi qui, anche per queste ragioni. Alla domanda sul come mai fosse andato via dall’India, rispondeva che “là ci sono ancora troppe questioni materiali a cui pensare e da risolvere, prima di poter cambiare qualcosa a livello spirituale”.
La condizione di sofferenza, spiegava, oscura lo stato di luminosità della Coscienza e non permette all’essere umano né la chiarezza di percezione e nemmeno permette che si possa sviluppare la capacità di agire creativamente.

Sottolineava il fatto che ogni stato d’animo negativo che un individuo vive, ogni costrizione, ogni frustrazione, bloccano il fluire delle positività che, non potendo così essere vissute, causano squilibri psicosomatici che possono diventare vere e proprie malattie.
“Ogni forza in natura deve vivere la sua funzione pienamente per potersi esaurire e trasformare in una funzione più evoluta”. Affermando ciò ha rivoluzionato quelle antiche e castranti teorie basate su principi di rinuncia, di repressione dei desideri e controllo delle emozioni ed ha restituito all’Uomo Dignità e Libertà di Essere. Un grossissimo e prezioso Regalo, che nessuno prima ci aveva ancora presentato, così completo ed appagante.
Noi tutti che abbiamo avuto il Privilegio di ricevere i suoi insegnamenti, di applicare i principi Acquariani da Lui enunciati e le Sue metodologie, di verificarne l’autenticità gli siamo infinitamente grati. È giunto il tempo che la Sua genialità venga riconosciuta (nel suo effettivo valore) anche in seno alle istituzioni. Noi ci impegneremo per questo, in tutti i settori educativi, artistici ed anche terapeutici e lo faremo rispettandone l’ Autenticità.
Baba Bedi ha tenuto più di 200 fra seminari e conferenze pubbliche (in varie città italiane), è stato presidente del “Congresso internazionale sulla Reincarnazione” tenutosi a Milano nel 1981, ha scritto tantissimo ed anche pubblicato diversi libri, alcuni dei quali tradotti in italiano.
(*) da “La Coscienza Occhio dell’Anima” Zanfi Editore – Modena

Come abbiamo visto, Baba Bedi ha agito nel concreto, nel sociale, partendo dalle durezze del mondo. "Guerriero" che non si arrende, che non subisce e aiuta gli altri a non subire, che spinge gli altri a usare le proprie risorse interiori alla ricerca prima del proprio benessere personale, poi del benessere collettivo, in vista della realizzazione dell'uomo totale, che sarà in grado di ricevere ispirazione e conoscenza direttamente dalla “Sorgente Esoterica”.

Notiamo come si riveli pienamente attuale il suo insegnamento, in questo tempo segnato ancora da oppressione, frustrazione, senso di impotenza (disoccupazione, paura del futuro, sopraffazione, povertà, violenza, solitudine......). Questo tempo, in cui diventa una necessità recuperare un’operatività diretta che ci renda protagonisti del vivere.
*Quest’ultima parte è stata estrapolata dalle conversazioni avute, fra noi del gruppo di allievi diretti, nell’ambito dei nostri incontri del 2014.

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